La chiesa, in origine annessa ad un monastero, in posizione isolata nello splendido scenario del Gran Sasso, risale alla seconda metà del XII secolo ed è uno dei principali monumenti del Medioevo Abruzzese. La pianta è a tre navate, delimitate da pilastri cruciformi e archi a tutto sesto in pietra, emergenti sul laterizio a vista delle pareti, e coperte a capriate, che terminano rispettivamente in tre campate a crociera, che si allargano maggiormente rispetto all’aula, costituendo un transetto, con tre absidi, nascoste all’esterno dalla facciata piana posteriore indipendente. Le tre navate si manifestano nella facciata a salienti, con con corpo centrale leggermente più avanzato, delimitato da paraste e sottile cornice superiore in pietra. L’alto basamento in pietra, che contine il portale con lunetta, terminante con tre archi ciechi, lascia presupporre la volontà di far precedere la facciata da un nartece non realizzato. In alto, il grande rosone con semplice cornice, probabilmente in origine arricchito da colonnine radiali. All’interno notevole il ciclo di affreschi, coevo alla costruzione della chiesa, ben conservati, soprattutto nella zona absidale.
: Vicario Parrocchiale