Bibliotecario:
dott. Luca Mazzocchetti
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La biblioteca diocesana “Carlo Maria Martini”
apre nel 2017 per volere di Mons. Tommaso Valentinetti e per una duplice necessità: innanzitutto quella di dare una nuova sede al fondo conservato presso l’ Istituto Superiore di Scienze Religiose “G. Toniolo”, oramai non più gestibile in loco per motivi di spazio; poi quella di dare allo stesso suddetto Istituto una biblioteca in grado di soddisfarne le esigenze accademiche, sempre più importanti e impegnative vista la notevole crescita della popolazione studentesca e di conseguenza dei loro bisogni informativi e di studio.
Un’ulteriore motivazione sottende e travalica le due sopra elencate, cioè quella di tentare di avvicinarsi alla visione di biblioteca pubblica come di una vera e propria «piazza del sapere», così come delineato da Antonella Agnoli: un luogo capace di offrire un «qualcosa in più» rispetto a ciò che per molti anni la tradizione biblioteconomica italiana ha proposto,1 e quindi, nel caso specifico, che possa andare al di là della buona conservazione e fruizione del posseduto dell’ Arcidiocesi di Pescara-Penne, e possa svilupparsi come luogo di incontro, di formazione e di informazione. E tutto ciò con la volontà che venga messo a servizio dell’intera comunità cittadina perché: «Custodire il libro e favorirne la lettura e la diffusione è […], per la Chiesa, un’attività assai vicina – per non dire un tutt’uno – alla sua missione evangelizzatrice»2.
Il centro attorno al quale ruotano tutte le attività della Biblioteca è sempre l’utente.
La stessa architettura della Biblioteca, costruita su più livelli collegati fra loro, favorisce un suo utilizzo basato sulla dinamica dell’ incontro, coi libri e con l’Altro, occasioni foriere di crescita umana e culturale, con la piena convinzione che «il bene tende sempre a comunicarsi».3
Dal punto di vista formativo, la biblioteca si propone come spazio di crescita delle competenze soprattutto nel campo di quella che viene definita Information literacy, intesa come capacità di muoversi nel mare magnum di informazioni in cui siamo oggi immersi, imparando ad utilizzare le fonti informative e a valutarle criticamente; tutto ciò attraverso la promozione di eventi e di piccoli corsi su questi aspetti.
Anche sul lato informativo i servizi che la biblioteca diocesana mira ad offrire sono tutti orientati all’utente: dal servizio di prestito e di consultazione, a quello di consulenza bibliografica e di affiancamento dell’utente in tutti i passaggi necessari al reperimento delle informazioni di cui ha bisogno.
Il patrimonio posseduto dalla Biblioteca, pur essendo in partenza chiaramente di natura teologica e filosofica e di carattere accademico, mira ad estendersi in direzione di una più vasta selezione delle scienze umane e della cultura in generale per renderlo sempre più a portata di cittadino oltre che di studente.
L’utenza già oggi può tra l’altro disporre di un vasto repertorio di periodici, tra i quali spiccano la raccolta completa e in continuo aggiornamento de La Civiltà Cattolica e le importanti riviste accademiche Gregorianum e Lateranum; a queste se ne affiancano altre di teologia, morale, didattica, pedagogia, filosofia e cultura generale.
Una biblioteca ecclesiastica comunque non può dimenticare che ha una mission ineliminabile dalla sua natura, cioè quella di essere anche un luogo della memoria, ed è proprio per questo che esiste ed è ivi conservato anche un consistente fondo antico, destinato alla consultazione da parte degli studiosi e di coloro che manifestino un particolare interesse e sappiano apprezzare questo tipo di documentazione.
La biblioteca diocesana “C. M. Martini” è aperta dal martedì al venerdì negli orari sopraindicati, e aspetta al secondo piano della Curia arcivescovile di Pescara tutti coloro che abbiano bisogno di uno spazio di confronto, formazione e informazione; ma anche di silenzio e cura spirituale, sulla scia di quanto detto durante l’ inaugurazione da Sua Eminenza Reverendissima card. Gianfranco Ravasi, che ha invitato a guardare alle biblioteche come a delle vere e proprie «cliniche per l’anima».